domenica 12 giugno 2011

Io ricordo Enrico Berlinguer.

A causa di problemi tecnici la nota sull'anniversario di Enrico Berlinguer verrà pubblicata oggi.

L’11 giugno di 27 anni fa moriva un comunista italiano:Enrico Berlinguer.
Il 7 giugno 1984 il compagno Enrico si trova a Padova per la chiusura della campagna elettorale delle europee,elezioni che videro per la prima volta il Pci sorpassare seppur dello 0,3% la Dc. Mentre invita i compagni a proseguire la campagna “… casa per casa... strada per strada...", il segretario Berlinguer viene colpito da un ictus e cade sul palco di Piazza della Frutta. Morirà in ospedale quattro giorni dopo. I funerali furono celebrati a Roma.
Il corteo funebre partì dalla sede storica del Partito Comunista,via delle Botteghe Oscure, fino a Piazza a San Giovanni. E vide la partecipazione di milioni di persone.  Al “più amato”, così era soprannominato Berlinguer,succede Alessandro Natta,il latinista.

Una vita dedicata agli ideali e al partito fu quella di Enrico. Oggi noi giovani ereditiamo il pensiero e gli insegnamenti di un grande uomo.
Il 17 ottobre del 1977,a 60 anni dalla rivoluzione leninista,davanti ai delegati di tutto il mondo il segretario del più grande Partito Comunista d’Occidente, critica fortemente la linea sovietica provocando la rottura definitiva con l’Urss ed affermando la costruzione di uno stato socialista ”che riteniamo necessario e possibile solo in Italia".
Il “Compromesso Storico” voluto da Berlinguer trovò nel Presidente della Dc, Aldo Moro,un valido interlocutore. Tale atto fu ritenuto necessario per mettere la democrazia italiana a riparo dai pericoli del terrorismo e dal periodo di tensione creatosi dopo gli avvenimenti del 68.
Nel 1981 precisamente il 28 luglio,in un’intervista a “ La Repubblica “, denunciò prima di ” Mani Pulite”,il sistema di corruzione dei partiti, “ la questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico.”


È dovere di tutti ricordare questo grande uomo che ha reso grande un Partito ed un’intera nazione. I suoi insegnamenti sono attualissimi. Attraverso questi buoni messaggi bisogna ritornare alla buona politica e abbattere così il muro dell’astensionismo e del discredito che oggi gli italiani hanno verso le istituzioni!
Enrico vorrei ricordarti così:”Chiudo gli occhi e penso a te, dolce Enrico, nel mio cuore affianco a me tuo sei vivo!”


Oreste Sabatino
Coordinatore Gd di San Nicola dell'Alto

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