domenica 7 ottobre 2012

Oltre l'agenda Monti c'è l'Italia.

La partita nel 2013 si gioca tra chi vuole mantenere lo status quo,ovvero Monti dopo Monti e chi punta invece ad un governo del Paese eletto dal popolo e sostenuto da una maggioranza di centrosinistra e progressista.Riconosciamo a Monti i risultati ottenuti e la credibilità internazionale riconquistata,ma nel 2013 tocca a noi,dopo i tecnici deve tornare la politica.L'agenda di governo si dovrà chiamare Italia,quale Italia abbiamo in mente da qui al 2020.Abbiamo il dovere di dare risposte a tanti italiani che malgrado tutto credono nella politica,nelle buona politica e in noi,agli italiani che soffrono quotidianamente la crisi i,ai lavoratori che subiscono ricatti da manager che guadagnano cifre assurde e spropositate,ai tanti laureati che dopo aver passato ore,giorni e anni sui libri non trovano uno sbocco e quindi decidono di mollare tutto e tutti lasciando l'Italia,ai professori e a tutto il mondo della scuola che resiste nonostante i tagli,ai tanti imprenditori di piccole e medie imprese che rappresentano l'Italia in Europa e nel Mondo che sono strozzati dalle banche e dallo Stato,ai tanti amministratori locali che per primi "toccano" con mano i costi della crisi essendo ogni giorno a contatto con la gente,al Sud che arretra sempre più e che lotta contro una criminalità sempre più agguerrita ,ai tanti precari ai quali non è garantito un futuro e una sistemazione,ai giovani su cui grava tutto il costo della crisi,ai medici,infermieri e i vari operatori sanitari stremati dai tagli lineari così come i sindaci,i presidenti di provincia e regione,a chi ci chiede una politica più seria,sobria e qualificata.
Dobbiamo raccontare una nuova narrazione,un nuovo sogno italiano,che oltre il tecnicismo c'è la politica,la politica del bene comune,la politica che fa il bene della polis.
La nostra agenda va oltre l'agenda Monti,che per giunta non è nemmeno sua.
Chiudiamo le porte all'epoca dove i mercati governano,i tecnici amministrano e i politici vanno in tv. Dalla crisi si esce con più redistribuzione,più lavoro,più Europa e più equità e quindi con più sinistra.

Oreste Sabatino
Vicesegretario Gd Crotone

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